William Burroughs incarna lo spirito ribelle della Beat Generation come nessun altro. La sua esistenza nomade tra gioventù e maturità ispira un approccio senza compromessi alla creatività. Il romanzo d'esordio Junky, specchio delle sue tormentate esperienze personali, rivoluziona la narrativa contemporanea con un realismo viscerale.
Con
Junky
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Jardins d’Écrivains cattura il dualismo tra dipendenza fisica e ossessione olfattiva. Un profumo non è semplice accessorio ma estensione dell'identità, capace di rivelare verità nascoste e influenzare le relazioni umane. La composizione sfida le convenzioni: l'effervescenza erbacea della Cannabis apre un viaggio sensoriale che evolve in cuore floreale avvolto da Gardenia cremosa e Iris polveroso. Il fondo legnoso sorprende con l'asprezza rigenerante del Cade e la profondità terrosa del Vetiver di Giava, mitigati da accenti resinosi che accendono la curiosità. Un invito a riscoprirsi attraverso l'audacia olfattiva.