Il Museo Statale d’Arte del Karakalpakstan intitolato a Igor Savitsky, situato a Nukus in Uzbekistan, custodisce una delle raccolte più preziose dell’avanguardia russa a livello globale, superata solo dal Museo Statale Russo di San Pietroburgo. Questo tesoro artistico prende vita grazie alla dedizione appassionata del suo fondatore, Igor Savitsky, che percorse instancabilmente migliaia di chilometri tra Mosca e i deserti uzbechi per salvare capolavori destinati all’oblio. Durante il regime totalitario del primo Novecento, l’Avanguardia Russa fu vittima di censura e repressione, ma collezionisti coraggiosi come Savitsky ne preservarono l’eredità sfidando rischi politici.
Questo volume celebra la collezione del museo attraverso opere di maestri riconosciuti come Lyubov Popova, Ivan Kudryashov e Vera Pestel, accanto a talenti meno noti ma fondamentali per il movimento: Pyotr Sokolov con le sue sperimentazioni cromatiche, Georgiy Echeistov e Solmon Nikritin dai tratti visionari. Un capitolo speciale è dedicato all’Amaravella, collettivo di cosmisti russi che tradussero in forme surrealistiche le loro visioni oniriche e immaginifiche dell’universo. Un viaggio nell’arte ribelle che sopravvisse nascosta tra le sabbie dell’Asia Centrale.