Durante il suo regno come prima sovrana della storia iraniana, Farah Pahlavi ha consacrato la sua esistenza al popolo, plasmando un nuovo rinascimento culturale attraverso reti di musei innovativi e festival artistici. Con intuizione raffinata e collaborazioni strategiche con prestigiose case d'asta internazionali, riuscì a riunire una delle raccolte d'arte più straordinarie del Novecento: capolavori di maestri come van Gogh e Picasso dialogavano con sperimentazioni di giovani emergenti.
Protettrice delle avanguardie, visitava personalmente gli atelier da Londra a Parigi, scoprendo talenti come il giovane Warhol che volle alla corte reale per commissioni visionarie. La sua rivoluzione silenziosa nei musei nazionali ispirò generazioni di artisti locali, prima che gli eventi del '79 riscrivessero drammaticamente la storia.
Iran Modern: L'imperatrice dell'Arte
svela questo patrimonio nascosto, accompagnando il lettore nel viaggio emotivo di una regina che trasformò il suo esilio in custodia della memoria culturale.
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