Uzbekistan: Capolavori della Via della Seta svela un patrimonio unico di reperti emersi dai misteri del passato. Terra crocevia tra Mediterraneo, Oriente e Subcontinente indiano, l'Uzbekistan ha custodito per millenni oggetti-simbolo di scambi culturali, spirituali e artistici. Dalle raffinate sculture zoomorfe dell'età del bronzo alla rarissima scacchiera in avorio del VIII secolo - tra le più antiche mai rinvenute - ogni reperto racconta un dialogo tra civiltà, tra buddismo, islam e tradizioni sciamaniche.
Frutto dell'appassionato lavoro di Yaffa Assouline, l'opera nasce da un'indagine viscerale nel cuore pulsante dell'Asia Centrale. "Esplorare queste testimonianze è stato come decifrare un codice segreto", confessa l'autrice. "Accarezzando i manufatti durante i sopralluoghi fotografici con il mio compagno d'avventura Laziz Hamani, sentivo pulsare l'eco di popoli nomadi. Ogni incisione, ogni decorazione diventava una mappa per immaginare rituali perduti, carovane nel deserto, saperi tramandati di generazione in generazione."